“APERTURA CASCINA NIBAL:
A CHE PUNTO SIAMO?”

IN DATA 28.09.2013 ORE 10.30
SI TERRA’ INCONTRO DI AGGIORNAMENTO
PRESSO “HOTEL I GELSI” DI MONDOVI’

L’INVITO E’ RIVOLTO A TUTTI I
FAMIGLIARI INTERESSATI

Per informazioni Dott. Andrea Minoli 3357328483 cascinanibal@interactive.coop

 

MONDOVI’ – Sabato 28 settembre, alle 10,30, presso la Colonia del Beila di Mondovì, l’associazione Autismo Help, la cooperativa Interactive e la Colonia Agricola Provinciale del Beila hanno convocato giornalisti, parlamentari, consiglieri regionali e amministratori locali per fare il punto sulla paradossale situazione del Centro Diurno per Autistici realizzato su un progetto pilota approvato dalla Regione e da questa in parte finanziato, da tempo ultimato e inaugurato, di fronte ad un foltissimo pubblico martedì 2 aprile, in occasione della Giornata Mondiale dell’Autismo. La struttura è sorta per volontà della Colonia Agricola Provinciale del Beila che, sfruttando un apposito bando regionele,  ha messo a disposizione la sede e la maggior parte dei finanziamenti per il restauro. Il centro, costato circa 2 milioni di euro (con un contributo di 500 mila euro della Regione), è stato realizzato recuperando la storica Cascina Nibal. Fra l’altro l’edificio è stato restaurato in maniera rigorosa.

L’aspetto paradossale sta nel fatto che il Centro non solo è pronto a ricevere i ragazzi, ma ha tutte le autorizzazioni necessarie, il gestore, i servizi collegati e, cosa più importante, è stato giudicato da Asl, Comune, Cssm e Regione stessa, di estrema importanza e utilità per l’inserimento sociale dei soggetti autistici, in collegamento col centro di eccellenza sovraregionale Casa per la diagnosi e la terapia dell’autismo, presso l’ospedale di Mondovì. Inoltre non mancano certo gli utenti, sia nell’Asl Cn 1, sia nelle Asl confinanti che da tempo chiedono di poter usufruire della struttura.

Perchè allora il Centro non apre? È questo il tema della manifestazione di sabato mattina, a cui interverranno anche le famiglie delle persone interessate. Ovviamente si parla di mancanza di fondi, cosa assurda per un progetto pilota di questa portata. In primo luogo la Regione non garantisce la copertura delle rette per coloro a cui l’Asl ha prescritto il tupo di intervento che solo questo Centro può garantire, è il famoso e triste fenomeno dei disabili in lista di attesa. Inoltre il Cssm non consente, al momento, i trasferimento dei ragazzi autistici presenti in altri Centri. Su tutto questo pesa come un macigno il silenzio dell’assessore regionale Cavallera che, in sostanza, ha ignorato le innumerevoli richieste di incontro e chiarimento su questo problema.

ECCO DI SEGUITO UNA SCHEDA SUL CENTRO AUTISMO

Si tratta di una struttura di grande importanza perché viene a rafforzare (come ha illustrato il dr. Paolo Leggero della Interactive, che gestirà il Centro)  gli elementi di forza dell’eccellenza autismo rappresentata da Mondovì grazie all’impegno pluriennale dei dottori Fioretto e Arduino.

Il Centro diurno, pienamente rispondente agli standard regionali, gestito dalla Cooperativa Interactive, potrà ospitare sino a 20 utenti, anche se, nella fase di avvio, avrà solo 7 o 8 ospiti. Una parte dell’edificio è stata sistemata e lasciata al grezzo, qui è prevista la realizzazione di un Centro residenziale in grado di ottimizzare l’offerta e i costi.

L’inaugurazione è stata l’occasione anche per affrontare il tema più spinoso legato all’assistenza: la cronica carenza di fondi per portare avanti quanto si è fatto sinora, proprio a Mondovì, per dare risposte di eccellenza nella diagnosi, nella terapia, ma anche nell’inserimento sociale dei soggetti autistici minori e adulti.

Dai vari interventi è emersa la necessità di una generale revisione delle priorità al fine di spendere con oculatezza il denaro pubblico, ma anche l’urgenza di trovare nuovi fondi per evitare di vanificare quanto di buono fatto sinora, per scongiurare le liste di attesa dei disabili per poter ottenere quanto i livelli essenziali di assistenza loro destinano, ma anche – come ha ribadito il dottor Arduino – per evitare maggiori costi futuri per la società e per gli individui.

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