Martedì 24 settembre In Consiglio Regionale è stata discussa un’interrogazione del Consigliere Biolè sui ritardi nell’apertura del Centro Diurno per autistici del Beila a Mondovì (sabato 28 si terrà una manifestazione-conferenza stampa sul problema proprio al Beila) a cui l’assessore Cavallera ha fornito immediata risposta.
Riportiamo di seguito l’interrogazione e la risposta dell’assessore con una precisazione. Dalla risposta si evince che la Regione sta studiando un nuovo “modello di Centro Diurno”, ma non si capisce se verranno messi in circolo fondi aggiuntivi. Purtroppo dalle ultime righe della risposta di Cavallera si intuisce che l’unica concessione potrebbe essere il trasferimento dei soggetti autistici già seguiti in altri Centri Diurni del Monregalese (in tutto 4) al Beila. Nessun cenno agli autistici in lista di attesa (e sono davvero molti) che potrebbero usufruire dell’apertura del nuovo Centro.
Mi auguro che l’assessore, che sulla questione convocherà ad ottobre un incontro fra i soggetti interessati, non stia cercando di aggirare l’ostacolo. Per questo vorrei che fosse chiaro un concetto: SENZA NUOVI FONDI IL CENTRO PILOTA NON POTRA’ APRIRE O, QUANTOMENO, NON POTRA’ SODDISFARE LE URGENZE DELL’UTENZA.
Claudio Bo
Ecco di seguito l’interrogazione di Biolè e la risposta di Cavallera.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA
ai sensi dell’articolo 100 del Regolamento interno (Non più di una per Consigliere – Non più di tre per Gruppo)
OGGETTO: Mancata apertura del nuovo Centro per Autistici a Mondovì (CN)
Premesso che:
– I commi 1 e 2 dell’articolo 9 dello Statuto Regionale affermano che: “la Regione promuove e tutela il diritto alla salute delle persone e della comunità.”; “La Regione organizza gli strumenti più efficaci per tutelare la salute e garantire la qualità degli ambienti di vita e di lavoro”.
– l’articolo 11 comma 2 dello Statuto Regionale stabilisce che “La Regione tutela, in particolare, l’infanzia, i minori, gli anziani e i diversamente abili e si adopera per una loro esistenza libera e dignitosa.”
– l’articolo 11 comma 3 dello Statuto prevede che: “La Regione opera per rimuovere le cause che determinano le disuguaglianze e il disagio.”
Visto che:
– Il 2 aprile 2013, in occasione della Giornata Mondiale dell’Autismo, è stata inaugurato a Mondovì il Centro diurno socio-teraupetico educativo per autistici, un progetto pilota realizzato grazie alla partecipazione ad un bando regionale e al contributo economico della Regione Piemonte.
– la struttura è nata grazie all’impegno dell’associazione Colonia Agricola provinciale del Beila, che nel 2006 partecipò ad un bando regionale per la ristrutturazione di edifici da destinare a Centri diurni proponendo l’idea di ristrutturare lo storico e pregevole cascinale Nibal – sito nella periferia del Comune di Mondovì – per destinarlo poi a Centro diurno per 20 utenti.
– nel 2009 la Regione ha espresso formale parere favorevole alla proposta e garantito ed erogato un contributo di 500.000 euro per la sua concretizzazione.
– nonostante l’inaugurazione si sia svolta 6 mesi fa di fronte a una consistente e eterogenea presenza di pubblico, il Centro non ha aperto ed è tutt’ora chiuso: pare infatti che la Regione infatti non abbia ancora assicurato il pagamento delle rette per coloro cui l’Asl ha prescritto il tipo d’intervento che solo questo Centro può offrire.
Considerato che:
- nel corso della realizzazione del Centro, l’associazione si è sempre attenuta al rispetto dei parametri fissati dal bando e ai criteri definiti dalla Regione per la modalità e l’esito dei lavori: l’immobile (già proprietà di Giacomo Durando, Senatore del Regno d’Italia e presidente del Senato regio) è stato restaurato mantenendo la pianta, i muri e i pavimenti originari, rinnovando le decorazioni preesistenti e valorizzando i mobili e le porte antiche.
– il Centro è stato dato in gestione alla Cooperativa Interactive, che da un decennio circa lavora sul territorio nell’ambito dei servizi specializzati per disabilità ed autismo, operando con metodi cognitivo-comportamentali in ambienti strutturati, laboratori per riattivazione di abilità cognitiva, ausili per la comunicazione, aiuto in caso di disturbi mentali, approccio mirato all’inserimento occupazionale.
– il Centro ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie, è collegato al centro di eccellenza sovraregionale Casa per la diagnosi e la terapia dell’autismo presso il nuovo ospedale di Mondovì ed è stato giudicato da Asl, Comune di Mondovì, Cssm e dalla Regione “di estrema importanza e utilità per l’inserimento sociale dei soggetti autistici”.
– il numero di posti offerto è stato sùbito inferiore alle domande pervenute da parte dell’Asl Cn 1 e dalle altre Asl confinanti, le quali comunque hanno richiesto di poter occasionalmente beneficiale dell’uso del complesso.
– in totale, la costruzione del Centro è costata circa 2 milioni di euro; di questi, a fronte dei 500.00 impegnati, dalla Regione è pervenuto il pagamento di due sole tranche di 150.000 euro ciascuna.
INTERROGA
Il Presidente della Giunta
L’Assessore
Per sapere quando il territorio cuneese potrà veder aperto ed funzionante l’importante centro, tenuto conto che associazioni, famiglie e utenti hanno più
volte tentato di sollecitare risposte da parte dell’Assessorato regionale. IL CONSIGLIERE FIRMATARIO

Interrogazione n. 1785 a risposta immediata del Consigliere regionale Biolè
“Mancata apertura del nuovo Centro per Artistici a Mondovì (CN)”

L’intervento di ristrutturazione della cascina Nibal per la realizzazione di un Centro Diurno socio terapeutico educativo è stato proposto dalla Colonia Agricola Provinciale di Mondovì ed ha beneficiato di un contributo regionale di Euro 500.000 a seguito di bando disposto ai sensi della LR. 1/2004 in esecuzione della DGR n 69 – 3862 del 18/09/2006.
La concessione del contributo è stata disposta con DD. N. 410 del 29/10/2009 a seguito della presentazione del progetto definitivo e dell’altra documentazione prevista dal bando.
Sono state finora liquidate – con atti di liquidazione del 2010 e del 2011 – le prime due rate contributive per un importo complessivo di Euro 300.000, l’Ente beneficiario ha fatto pervenire in data 12/03/2012 la richiesta di erogazione della III rata, dell’importo di Euro 150.000 corredata di tutta la documentazione prevista in bando.
Le risorse finanziarie assegnate non consentono al momento l’assunzione degli atti di impegno e di liquidazione della suddetta Terza rata da parte degli uffici competenti: è stata comunque richiesta alla Direzione Regionale Risorse Finanziarie un’ulteriore assegnazione di risorse che prevede – tra l’altro – l’importo previsto per la terza rata del contributo in oggetto.
Il beneficiario ha recentemente comunicato che i lavori sono stati effettivamente ultimati in data 12/12/2011.
In data 17/04/2013 è stato autorizzato al funzionamento il Centro Diurno Socio-Terapeutico Riabilitativo di tipo A per n. 20 posti e successivamente accreditato in data 26.6.2013.
Occorre ricordare che la Regione Piemonte, a seguito dell’aggravarsi della propria situazione economica- finanziaria, in particolar modo quella sanitaria, sta predisponendo il Programma Operativo 2013-2015 che contiene le azioni concordate con i ministeri economia e finanze e salute per dare attuazione al Piano di rientro della spesa sanitaria.
I limiti del Programma Operativo, imposti a livello ministeriale anche per le prestazioni residenziali e semiresidenziali a favore delle persone disabili evidenziano livelli di attività e spesa superiore agli indicatori ministeriali e, pertanto, rendono difficoltose le possibilità di incrementare la spesa sostenuta fino alla data del 31.12.2012.

Al fine, tuttavia, di mettere a disposizione dei cittadini disabili le strutture semi residenziali e residenziali, realizzate con fondi regionali e non ancora attivate al 31.12.2012 l’Assessorato ha predisposto una bozza di deliberazione, attualmente in fase di consultazione presso la conferenza regione autonomie locali, che introduce una nuova tipologia di centro diurno, il cui modello organizzativo-gestionale si presenta particolarmente idoneo per fronteggiare i bisogni socio-riabilitativi delle persone affette da disturbi dello spettro autistico.
La proposta è quella di un nuovo modello organizzativo che offre attività socio-riabilitative, articolate per fasce orarie e mirate a conservare ed implementare le abilità sociali, comunicative e di autonomia attraverso metodologie di gruppo nell’ambito di programmi educativi personalizzati, che rappresentano un’evoluzione dell’offerta proposta dai Centri Diurni socio terapeutici di tipo A e B.
In questo modo verrà offerta la possibilità di riarticolare sul territorio regionale la risposta diurna alle persone disabili, in modo da garantire nel 2014 l’ampliamento della risposta, attraverso l’apertura dei nuovi centri diurni realizzati con fondi regionali, ed in particolare, del centro diurno di Mondovi, per il quale l’Asl CN1 ed il Consorzio dei Servizi Socio Assistenziali del Monregalese, che si sono impegnati in diverse sedi pubbliche, all’inserimento di ragazzi disabili, gia’ inseriti in altre strutture semi residenziali del territorio.
Ugo Cavallera

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