La corsa per Francesco è stata una vera scoperta. Ha iniziato a fare atletica quasi per gioco quando faceva seconda media. Si allenava con gli altri ragazzi normodotati, prima alla Valeo, poi al Beila a Mondovì, in questa attività era seguito da due operatori del Centro Autismo di Mondovì, Simona e Elisabetta. Alla fine, però, si sono palesati problemi sia sui rapporti, sia sulle regole che ci hanno spinto a abbandonare l’esperienza.

Più tardi, Francesco aveva 19 anni, sono venuta a conoscenza di un gruppo chiamato Amico Sport Libertas a Cuneo, che fa parte del circuito internazionale Special Olimpics, fondato da Eunice Kennedy. Si tratta di un’associazione che promuove lo sport fra i disabili intellettivi con allenamenti periodici e competizioni a tutti i livelli.

All’inizio per Francesco le cose non furono semplici, nonostante l’impegno degli educatori e degli allenatori. Il suo problema principale era capire le regole, ma anche stare in un gruppo e inserirsi nel programma delle sedute.

Fu per me, così, una grande sorpresa quando nel 2008 appresi che Francesco avrebbe partecipato alla fase regionale di Vercelli. Fra l’altro la responsabile di Amico Sport, Cristina Bernardi, mi disse che il primo giorno Francesco sarebbe andato da solo con loro e solo il secondo giorno avremmo partecipato anche noi.

Era una cosa straordinaria e, per me, incredibile perché per la prima volta mio figlio sarebbe uscito dal contesto familiare. Non solo l’inserimento è riuscito appieno, ma Francesco ha anche imparato a rispettare le regole, correndo nella corsia dei 400 e degli 800 vincendo entrambe le gare.

Qualche mese dopo l’allenatore Fabrizio Rocchia mi ha convinto ad accompagnare Francesco ai Nazionali a Roma. Nonostante qualche difficoltà, anche in questo caso Francesco ci ha sorpresi per le inaspettate capacità di inserimento nel gruppo, per la disciplina, sia dentro, sia fuori del campo. Anche qui i risultati non sono mancati e Francesco è arrivato secondo nei 400.

Nonostante queste positive prove e tutte quelle successive dal 2008 in poi, sino al 2013 con la vittoria del titolo nazionale negli 800, non ho mai smesso di preoccuparmi ad ogni viaggio, con un certo stress, sia prima, sia dopo la partenza: infatti mi sono guadagnata l’appellativo di “mamma ansia”, per le mie apprensioni, ma questo non toglie nulla alla mia felicità per i traguardi (principalmente nell’autonomia e nell’attenzione) raggiunti da Francesco, e anche per quelli sportivi: il titolo nazionale lo ha vinto con un tempo di 2’ e 44”.

Una grande soddisfazione per Francesco e tutti noi è stata la premiazione voluta dal Comune di Villanova nell’aula del Consiglio. Il sindaco Michelangelo Turco gli ha consegnato una targa ricordo per i suoi meriti sportivi.

 

Giuseppina Garavagno

 

Francesco ai Nazionali

Francesco ai Nazionali

Francesco premiato in Comune a Villanova

Francesco premiato in Comune a Villanova

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