La situazione dell’assistenza ai disabili in Piemonte è ormai drammatica. La nostra associazione ha sollecitato più volte un incontro con l’assessore Ugo Cavallera, anche a nome dell’Angsa senza, al momento, ottenerlo. Alcuni aspetti sono di una gravità assoluta come i tagli all’assistenza verso i più piccoli che, di fatto nega ai bimbi colpiti da sindromi dello spettro autistico anche l’assistenza minima garantita dai Lea.
Ma i problemi non si fermano qui. La Regione ha di fatti tagliato (e sta tagliando) tutte le figure professionali che si occupano di disabilità. Ovviamente non lo fa riducendo le piante organiche semplicemente perchè l’assistenza ai disabili era garantita praticamente soltanto da consulenti, precari, assunti a progetto, cooperative e associazioni finanziate anche con fondi pubblici.
In questo modo viene NEGATA TOTALMENTE OGNI FORMA DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE CON DISABILI (specialmente per patologie relativamente “nuove” come l’autismo) E SI INTERROMPE IL PERCORSO TERAPEUTICO PER I MALATI.
Inoltre la Regione ha posto un tetto “non superabile” per la partecipazione alle rette in strutture protette. Insomma, se a un disabile viene prescritto dall’Asl un trattamento in struttura terapeutico-protetta (come un Centro Diurno) questo verrà messo IN LISTA DI ATTESA perchè non ci sono fondi per la sua retta. IL FONDO PER LE ATTIVITA’ DEI GRUPPI CONSILIARI NON E’ STATO TAGLIATO, L’ASSISTENZA AI DISABILI E’ STATA CANCELLATA.